Testori. A te come te
Mercoledì 1 marzo 2023
ore 21
Teatro Nuovo Treviglio
Scritti giornalistici: Giovanni Testori
Ideazione e regia: Ermanna Montanari Marco Martinelli
Voce: Ermanna Montanari
Canto: Serena Abrami
Regia del suono: Marco Olivieri
Tecnico audio: Fagio
Tecnico luci: Luca Pagliano
Produzione: Teatro delle Albe / Ravenna Teatro, Teatro degli Incamminati
Tutto è nato da un’idea degli amici Allevi e Doninelli, quella di portare in scena la scrittura “giornalistica” di Giovanni Testori della fine degli anni ’70 sulla terza pagina del Corriere della Sera.
Abbiamo scelto tre articoli legati da un filo preciso: la violenza sulle donne. Scritti tra il 1979 e l’80, i pezzi provano a far luce sull’oscura malìa che incatena il “maschio” alla sua lingua prevaricatrice: l’omicidio di una bambina, un matricidio, e infine la richiesta che Testori fa allo Stato italiano di una legge che difenda le donne dalle violenze. L’analogia con i nostri tempi oscuri fa rabbrividire: segno di quanto sia “immobile” il nostro Paese, in questo come in altri settori della vita sociale. E qui cediamo il passo a Giovanni Testori, che ha scritto queste parole allora perché risuonassero ancora oggi nelle nostre orecchie: “Non vorremmo che, come va succedendo per altre vergogne e per altri delitti, a furia di parlarne, scriverne e discuterne, senza mai assumere la responsabilità di un gesto, si finisse per diminuirne la gravità, l’irreligiosa e disumana vergogna; si finisse, insomma, per abituare l’uomo a ciò che non è umano. L’abitudine a tutto è uno dei rischi più grandi che l’uomo sta correndo; ad esso sta inducendolo la spinta negativa che vuol ridurlo a “cosa”. Ora il punto d’arrivo di questo rischio non potrà essere una nuova coscienza, ma il buio e la notte che s’aprono sulla coscienza eliminata o distrutta”.
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