Il fu Mattia Pascal
Martedì 27 febbraio 2024
ore 21
Teatro Nuovo Treviglio
Dal romanzo di Luigi Pirandello
Con Giorgio Marchesi
Musiche scritte ed eseguite dal vivo da Raffaele Toninelli
“Posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e di ogni mio tormento.” Leggendo queste parole che Pirandello fa dire al suo protagonista, da subito abbiamo pensato di raccontare le vicende di Mattia Pascal sottolineando l’ironia presente nel testo, sperimentando un linguaggio che potesse essere accessibile a tutti, soprattutto alle nuove generazioni, affinché la “pesantezza” che spesso viene erroneamente associata ad alcuni capolavori letterari possa essere smentita da un racconto energico e divertito.
Abbiamo cercato di dare vita a un’atmosfera non realistica: il testo non è ambientato negli anni ’30 ma è trascinato lungo il ‘900 per assecondarne la contemporaneità dei temi trattati: a partire dal rapporto con la propria identità, dato che i tanti profili di cui ormai ci serviamo per comunicare sui social ne sono l’estremizzazione.
Ma anche la rinascita, dopo lo sconvolgimento delle nostre vite negli ultimi due anni.
“Mi trasformerò con paziente studio sicché, alla fine, io possa dire non solo di aver vissuto due volte, ma di essere stato due uomini diversi.”
Pascal sembra chiedere quindi non solo un’altra possibilità: vuole proprio abitare un’altra persona, nuova e sconosciuta.
Da queste due frasi, da questi due spunti è nata l’idea di raccontare la storia di Mattia Pascal e Adriano Meis con libertà e ironia, non prendendolo troppo sul serio, o meglio, permettendoci di giocare con lui, pur lasciando intatto lo stile e il linguaggio originali.
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