Condominio Mon Amour
Sold out
Mercoledì 15 gennaio 2025
ore 21
Nuova data
Giovedì 16 gennaio 2025
ore 21
Teatro Nuovo Treviglio
Di Daniela Cristofori, Giacomo Poretti e Marco Zoppello
Con Daniela Cristofori e Giacomo Poretti
Regia Marco Zoppello
Scenografia Stefano Zullo
Costumi Eleonora Rossi
Disegno luci Matteo Pozzobon
Musiche originali ed effetti sonori Giovanni Frison
Assistente alla regia Irene Consonni
Squadra tecnica MaMasound
Fonico Marco Broggiato
Datore luci Luca Farioli
Produzione Teatro de Gli Incamminati
Con il sostegno di GiGroup
Foto di scena Federico Buscarino
Da oltre trent’anni, il vecchio custode Angelo svolge il proprio lavoro con dedizione presso la portineria di un condominio della “Milano-bene”. Chiama gli inquilini per nome, si occupa della spesa dell’anziano Gaspare e delle paturnie della Signora Biraghi. Custodisce le loro chiavi e i loro ricordi. Quand’ecco che irrompe nella sua vita un imprevisto. Caterina, un’affascinante signora attraversa di volata l’atrio, spalanca la porta d’ingresso e si para di fronte a lui per annunciargli che… è licenziato. La sua presenza non è più richiesta e verrà presto sostituito da un’App! Un’App?! Gli azionisti parlano chiaro: bisogna capitalizzare, fatturare e quindi automatizzare. Tuttavia il buon Angelo non è tipo da farsi intimidire e punta i piedi, in una lotta per la sopravvivenza senza esclusione di colpi.
L’atrio del nostro condominio si trasforma, d’incanto, in una scacchiera. Ogni giocatore muove i propri pedoni cercando di prevalere sull’altro, ricama le proprie strategie per restare a galla in questa folle corsa che chiamiamo “progresso”. Chi vincerà la partita?
Lo spettacolo racconta, in un susseguirsi di situazioni comiche e poetiche a ritmo incalzante, l’immensa confusione che vive oggi il mondo del lavoro. Il lavoro, un mostro a mille teste, tra orari impossibili, nuove e paradossali occupazioni e, sempre più spesso, perdita di contatto con la realtà. In questo mondo incontriamo la giungla degli inglesismi tra rider, smart working, pet sitter, media manager e chi più ne ha più ne metta. Ultimo e non ultimo il grande Convitato di pietra: l’intelligenza artificiale, una sorta di fantasma che sembra un giorno dover seppellire ogni relazione umana e ogni capacità critica. Il tutto è raccontato dal punto di vista di Angelo e Caterina. I due si scambiano di continuo i ruoli di vittima e carnefice, in un piccolo condominio, spaccato rappresentativo della nostra vita di ogni giorno.
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